Nuova Riveduta:

Levitico 5:1

Sacrifici per i vari casi di colpevolezza
Le 7:1-7; 4:22-35; Pr 28:13
«"Una persona pecca se, udite le parole di giuramento, quale testimone non dichiara ciò che ha visto o ciò che sa. Porterà la propria colpa.

C.E.I.:

Levitico 5:1

Se una persona pecca perché nulla dichiara, benché abbia udito la formula di scongiuro e sia essa stessa testimone o abbia visto o sappia, sconterà la sua iniquità.

Nuova Diodati:

Levitico 5:1

Legge dei sacrifici per altri peccati
«Se uno commette peccato, dopo aver pubblicamente giurato di testimoniare, quando egli è testimone, perché ha visto il fatto o ne è venuto a conoscenza, se non lo riferisce, ne porterà la colpa.

Riveduta 2020:

Levitico 5:1

Legge dei sacrifici relativa a diversi altri tipi di peccato
Quando una persona, dopo aver udito dal giudice la formula del giuramento, nella sua qualità di testimone pecca non dichiarando ciò che ha visto o conosciuto, porterà la pena della sua iniquità.

La Parola è Vita:

Levitico 5:1

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Levitico 5:1

Legge dei sacrifizi per il peccato, relativa a varie sorta di contaminazioni
Quando una persona, dopo aver udito dal giudice la formula del giuramento, nella sua qualità di testimonio pecca non dichiarando ciò che ha veduto o altrimenti conosciuto, porterà la pena della sua iniquità.

Ricciotti:

Levitico 5:1

Sacrifizi per altri peccati
Se uno peccherà perchè avendo udito la voce di un altro che giurava, ed essendo testimone di avere egli stesso veduto e saputo non lo vorrà attestare, porterà il peso della sua iniquità.

Tintori:

Levitico 5:1

Modo d'espiare alcuni peccati.
Se un uomo, dopo aver udito la parola di uno che giurava ed essere state testimonio della cosa, avendola veduta o saputa, non la vuol dichiarare, porterà la sua iniquità.

Martini:

Levitico 5:1

Delle ostie per lo peccato d'aver taciuta la verità, per la immondezza, per l'errore, pel giuramento, per l'abuso delle cose sacre, e per l'ignoranza.
Se un uomo peccherà, perché avendo udite le parole di uno, che giurò, o essendo testimone della cosa per aver veduto, o per esserne consapevole, non vuol renderne testimonianza, porterà la pena di sua iniquità.

Diodati:

Levitico 5:1

E QUANDO alcuno avrà peccato, perciocchè avrà udita la voce di una dinunziazione con giuramento di alcuna cosa, onde egli sia testimonio (o che l'abbia veduta, o che l'abbia altramente saputa), e non l'avrà dichiarata; egli porterà la sua iniquità.

Commentario abbreviato:

Levitico 5:1

Capitolo 5

Le diverse trasgressioni Lev 5:1-13

Le trasgressioni contro il Signore Lev 5:14-19

Versetti 1-13

I peccati di cui qui veniamo a conoscenza sono:

1. Un uomo nasconde la verità, quando egli è chiamato a testimoniare tutta e soltanto la verità. Se per paura di offendere l'amico o aizzarsi contro il nemico un uomo si rifiuta di dire la verità o la nasconde in parte, egli si carica di quell'ingiustizia. E se si tratta di un carico pesante, che non viene rimosso, esso porta all'inferno. Dobbiamo meditare su tutto questo quando siamo chiamati in qualsiasi occasione a testimoniare. Siamo pertanto semplici, liberi, aperti e senza equivocare. Un giuramento davanti al Signore è una cosa sacra da non spergiurare.

2. Un uomo tocca qualcosa di impuro. Il suo toccare la cosa impura contamina solo lui e se trascura di lavarsi secondo la legge per negligenza o per disprezzo la colpa morale contratta resta. Non appena Dio, per mezzo del suo Spirito, convince le nostre coscienze di qualsiasi peccato o di omissione, dobbiamo seguire subito quell'ispirazione.

3. Una persona giura senza riflettere su una cosa non buona.

La saggezza e l'accortezza ci dicono di evitare tali leggerezze. In questi casi il colpevole doveva confessare il suo peccato e portare la sua offerta; ma l'offerta non era accettata, a meno che egli non l'avesse accompagnata con la confessione e con sincera preghiera per il perdono. La confessione deve essere specifica: si deve confessare cioè quello che si fa precisamente. Sebbene l'inganno tenti tutti e molti possono pure pentirsi dopo avere peccato tuttavia dobbiamo resistere a ogni peccato. Il modo per assicurarci il perdono e difenderci contro questo peccato in futuro è confessare sempre la verità intera. Se qualcuno era molto povero poteva portare un po' di farina e sarebbe stata accettata. Questo ci insegna che nessuna povertà dell'uomo sbarrerà mai la via al suo perdono. Se il peccatore portava due colombe, una doveva essere offerta per il sacrificio della colpa e l'altra per l'olocausto. Dobbiamo perciò preoccuparci prima di fare pace con Dio e poi possiamo sperare che i nostri servizi per la sua gloria siano accettati. Per mostrare la valenza del peccato, la farina, quando offerta, non doveva essere contaminata dal gusto dell'olio o dall'odore dell'incenso. Dio, per mezzo di questi sacrifici, dava conforto a quelli che avevano commesso peccato, affinché essi non disperassero, né languissero nei loro peccati. Inoltre li ammoniva di non commettere più peccati, ricordando quanto costosa e fastidiosa fosse l'espiazione.

Riferimenti incrociati:

Levitico 5:1

Lev 5:15,17; 4:2; Ez 18:4,20
Eso 22:11; Giudic 17:2; 1Re 8:31; 22:16; 2Cron 18:15; Prov 29:24; 30:9; Mat 26:63
Lev 5:17; 7:18; 17:16; 19:8; 20:17; Nu 9:13; Sal 38:4; Is 53:11; 1P 2:24

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